Massimo Alvisi

Australia

Giugno 23, 2017

Le foto sono pubblicate solo come documentazione, senza implicare un personale coinvolgimento dell’autore in costumi e tradizioni alimentari locali.

Cibi del mondo è una raccolta di scatti fatti ad alimenti e prodotti che ho avuto occasione di osservare durante viaggi turistici in alcuni paesi, senza voler necessariamente rappresentare una sintesi delle varie cucine locali.

Sono incuriosito dal rapporto fra uomo e cibo, dalle sue implicazioni culturali, storiche, religiose, climatiche, dalle millenarie tradizioni; in viaggio amo curiosare nei mercati, per le strade, nei locali, in tutti quei posti dove il cibo è sì nutrizione del corpo ma anche dello spirito, col suo sapore, col suo gusto. In un certo senso è un viaggio culturale nelle infinite varietà di alimenti che la natura ci mette a disposizione, a prescindere da gusti e ideologie alimentari, che sono sempre strettamente personali.

La mia impressione sulle abitudini alimentari australiane, che esprimo, seppur limitatamente, con queste foto scattate nell’aprile 2017, è di un melange di culture gastronomiche, un insieme di stili anglofoni, mediterranei e orientali, dove carne e pesce svolgono un ruolo essenziale, il tutto innaffiato da ottimi vini e da gustose birre.

La cucina australiana si è sviluppata, partendo dalla tradizione britannica: la carne, bovina e ovina, il grano (pane), l’arrosto, la torta salata di carne (meat pie).

La popolazione australiana è una delle più varie del mondo, conseguenza della grande immigrazione multietnica sviluppatasi dopo la seconda guerra mondiale; all’inizio principalmente italiana, greca, turca e libanese (influssi mediterranei), poi asiatica: cinese, tailandese, malesiana, indonesiana, vietnamita, ecc.

Bisogna poi considerare le recenti tendenze gastronomiche dovute alla globalizzazione alimentare: cibi biologici, nouvelle cousine, sushi, vegetariani, vegani ed altre ideologie alimentari di parte.

Il bush food, cibi dei nativi (aborigeni) sta subendo un ritorno d’interesse, ma ho avuto l’impressione che sia più diffuso su libri e guide che nella cucina reale di tutti i giorni.

La gastronomia italiana, con tutte le sue specialità, non solo è molto diffusa, ma anche molto imitata. La pizza è presente ovunque e viene interpretata in mille modi.

Grandi amanti della carne e del BBQ (barbecue), gli Australiani utilizzano le carni tradizionali, sopratutto manzo, agnello e pollo, ma anche le cosidette “carni esotiche” locali, come canguro, emu e coccodrillo. L’Australia è il più grande produttore mondiale di carne di manzo. Anche il pesce è molto apprezzato; viene pescato in una grande varietà di habitat, acque tropicali calde, quelle di clima più freddo attorno alla Tasmania, fino alle acque dolci interne. La molteplice varietà di climi permette anche la coltivazione di ogni sorta di frutta e verdura, da quella tipicamente tropicale alla nostra di climi temperati.

Grande e ottima la produzione di vini e di olio di oliva locale.

Ho trovato molto interessanti il Central Market di Adelaide e il Mercato del Pesce di Sydney (secondo al mondo dopo quello di Tokyo); il Victoria Market a Melbourne è considerato il più grande mercato all’aperto dell’emisfero meridionale, peccato che nell’unica occasione che avevo per visitarlo fosse chiuso per turno settimanale.

In molte foto è chiaramente visibile il cartellino col prezzo al Kg o alla confezione; il cibo in Australia è più caro che da noi, come pure il conto al ristorante; il prezzo è in dollari australiani (AUD o $); il cambio indicativo nei giorni in cui ho scattato le foto era di 1AUD = 0,70-0,75 €. Le immagini sono state acquisite spesso in condizioni non appropriate; nella selezione ho privilegiato l’aspetto informativo rispetto a quello estetico e fotografico.

Altre informazioni sono riportate in alcune didascalie, a piè di foto

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