Massimo Alvisi

Islanda

Settembre 6, 2016

INFO VIAGGIO ISLANDA

Periodo: seconda metà di luglio 2016. Durante la nostra visita l’alba era alle 3:45 ed il tramonto alle 23:00. Il meteo va da cieli costantemente coperti con leggera pioggerellina ad ampie schiarite con colori accesi. Volo A/R Milano-Reykjavik di 4 ore. Tour su pullman “fuoristrada” attrezzato per tragitti su piste sterrate e attraversamento di guadi.
L’itinerario ha percorso la grande isola in senso antiorario, principalmente lungo la strada n°1, ma anche su piste e sterrare minori, per circa 3000 km, in 10 giorni. Località visitate e attraversate: Anello d’Oro, (Thingvellir, Geysir e Gulfoss); cascate di Seljalandsfoss e Skogafoss; lungo percorso interno su piste laviche con passaggio di una ventina di guadi, sosta al campo di Landmannalaugar; lingue glaciali del gigantesco Vatnajokull e Laguna Glaciale;  Fiordi Orientali, fino al lago Lagarfljot, presso Egilsstadir; lungo attraversamento del deserto vulcanico, con passaggio dal sito di Askja; lago Myvatn; cascata di Godafoss; Akureyri e navigazione per l’avvistamento delle balene; attraversata di ambienti costieri e agricoli fino ai Fiordi Occidentali: tre giorni in questa parte d’Islanda, la più spettacolare del tour, fuori dai principali flussi turistici; villaggi di pescatori, grandi fiordi, Capo Latrabjarg con le pulcinelle di mare, cascata Dynjandi, Isafjordur; rientro a Reykjavik con attraversamento in traghetto del grande fiordo di Breidafjordur; visita della capitale. La sequenza delle immagini non segue necessariamente il percorso del viaggio.
L’Islanda colpisce per la spettacolarità dei grandi spazi, dove l’uomo è una presenza molto “rarefatta”: gli imponenti ghiacciai, la Laguna Glaciale, le moltissime cascate, i singolari paesaggi costieri con splendidi fiordi, i primordiali territori dove la stentata vegetazione cerca di conquistare l’immensa distesa di lava, i caldi e radenti colori del “tramonto notturno”, i giochi di luce delle nuvole sugli specchi d’acqua, la ricca avifauna. Questi ambienti unici e selvaggi hanno fatto da sfondo a diversi film di fantascienza e avventura: Prometheus (2013), Interstellar (2014), Oblivion (2013), Batman Begins (2005), 007 La morte può attendere (2002), Lara Croft Tomb Raider (2001), I sogni segreti di Walter Mitty (2013), Viaggio al centro della terra 3D (2008), solo per ricordarne alcuni degli ultimi anni.
Una bellezza selvaggia, primordiale che lascia sicuramente qualcosa dentro.
Chiudo queste brevi note, prendendo in prestito poche parole da una dolce canzone dei Pooh, che sembra fatta apposta: .. il posto, il cielo artico.., ..d’estate è sempre l’alba.., ..sui ghiacci azzurri ormai.., ..l’incontro di ogni giorno con l’immensità..!

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